Fiore viola
Home>Blog>Top 10 Most Poisonous Flowers>Top 10 Most Poisonous FlowersLa delicatezza e l’innocenza dei fiori non ci permettono di pensare diversamente. La natura profumata dei fiori ci fa sentire freschi, ma spesso ignoriamo la tossicità di alcuni di essi. Potrebbe sembrare aberrante, ma alcuni fiori velenosi al mondo possono essere davvero dannosi per l’uomo. Sì, avete letto bene, ci sono molti fiori mortali carichi di diversi tipi di veleni che si dimostrano dannosi per noi in molti modi.
I fiori sono noti per il romanticismo e le celebrazioni, ma alcuni possono essere pericolosi per la vita in tutto il mondo. Il lato oscuro dei fiori luminosi e vivaci è pericoloso. I fiori possono apparire dolci e innocenti quando sono conservati in cesti floreali, ma possono sbocciare in pie velenose. Se volete saperne di più sui fiori pericolosi per l’uomo e sui loro effetti collaterali, leggete questo blog e scopriteli. Vi presentiamo quindi alcune fioriture che non contengono neurotossine, ma che emanano un odore pungente, sufficiente a farvi sentire a terra.
Fiori velenosi
Pensionati britannici si recano in India per prendere alloggio in quello che credono essere un hotel appena restaurato. Meno lussuoso di quanto pubblicizzato, il Marigold Hotel inizia tuttavia lentamente ad affascinare in modi inaspettati.
A tarda notte, una donna viene rapita da un aggressore sconosciuto e portata nella sua prigione sporca di sangue, dove la trasforma in un “fiore di sangue e carne” attraverso una serie di smembramenti ed eviscerazioni.
Nel 1327, un frate illuminato e il suo giovane apprendista indagano su una serie di morti misteriose in un’abbazia, rischiando l’ira di un potente inquisitore. Adattamento televisivo del romanzo di Umberto Eco “Il nome della rosa”.
Due amici passano tutto il loro tempo libero a costruire lanciafiamme e armi di distruzione di massa nella speranza che si verifichi un’apocalisse globale e si liberi la pista per la loro banda immaginaria “Madre Medusa”.
Kate lavora in un giornale di Seattle e il suo nuovo incarico la riporta nella sua città natale, Sunflower Valley. Il suo affascinante collega arriva con lei e i due si ritrovano a raccontare una serie di storie d’amore che scaldano il cuore degli abitanti della città.
Simbolismo delle piante
Dalle margherite alle aquilegie, sulla Pala d’Altare di Gand sono già stati identificati non meno di 76 fiori e piante diversi. E tutto questo verde è ricco di significati. Questo capolavoro dei fratelli Van Eyck raffigura un rigoglioso giardino di simboli e allegorie.
Il Giardino del Paradiso raffigurato ne L’adorazione dell’agnello mistico, sul pannello centrale della Pala di Gand, contiene una grande varietà di piante ma è essenzialmente un giardino pieno di simbolismi. I padri della Chiesa cristiana e i pensatori medievali amavano le immagini allegoriche bibliche delle piante. Nelle opere che scrivevano in latino o in greco, utilizzavano regolarmente immagini vegetali. Spesso ciò risale a testi biblici come il Cantico dei Cantici (o Cantico di Salomone) e il libro dell’Ecclesiaste. A partire dal XIII secolo, nella letteratura volgare comparvero sempre più immagini allegoriche di piante. È quindi logico che i fratelli Van Eyck ne facciano pieno uso nella pala d’altare di Gand.
Il Giardino del Paradiso, ad esempio, è raffigurato con numerose piante sempreverdi, che simboleggiano l’immortalità. D’altra parte, le fioriture primaverili di questo paradiso rappresentano la resurrezione di Cristo e la fede nel suo risorgere dai morti. Le abbondanti erbe medicinali presenti sulla pala rappresentano il potere curativo della fede e il perdono dei peccati. Nel Medioevo, infatti, queste erbe non solo aiutavano a combattere le malattie, ma spesso erano anche un simbolo dei poteri curativi di Dio e di Cristo. Nell’immaginario dei padri della Chiesa e di altri pensatori cristiani medievali, Dio e Cristo erano i guaritori per eccellenza. Inoltre, anche il ruolo della Vergine Maria stava gradualmente diventando più importante.
Il linguaggio dei fiori della speranza
Il numero cromosomico di Viola × wittrockiana è 2n = 44-52,[6] con la maggior parte delle cultivar che hanno 2n = 48.[7] Il fiore ha un diametro compreso tra i 5 e gli 8 centimetri e presenta due petali superiori leggermente sovrapposti, due petali laterali e un singolo petalo inferiore con una leggera barba che emana dal centro del fiore. I petali sono solitamente bianchi o gialli, violacei o blu.[8] La pianta può raggiungere i 23 cm di altezza e preferisce il sole in misura variabile e terreni ben drenanti.
La viola del pensiero mostra i due petali superiori sovrapposti, i due petali laterali e il singolo petalo inferioreI nomi comuni inglesi, come “pansy”, “viola” e “violetta”, possono essere usati in modo intercambiabile. Una possibile distinzione è che le piante considerate “viole del pensiero” sono classificate in Viola sect. Melanium, e hanno quattro petali rivolti verso l’alto (i due petali laterali sono rivolti verso l’alto) e solo uno rivolto verso il basso, mentre quelle considerate “viole” sono classificate in Viola sect. Viola, e hanno due petali rivolti verso l’alto e tre verso il basso.[3][9][10] Un’altra possibile distinzione viene fatta dall’American Violet Society – l’autorità internazionale per la registrazione delle cultivar del genere Viola. Essa divide le varietà coltivate (cultivar) di Viola sect. Melanium in quattro sottogruppi: B1 – viole, B2 – viole, B3 – violette e B4 – ibridi di cornuta. Secondo questa classificazione, le moderne “viole del pensiero” si distinguono dagli altri tre sottogruppi per la presenza di una “macchia” o “occhio” ben definito al centro del fiore.[11]