Il contadino e la cicogna
È vero che procurarsi denaro con il commercio è talvolta più redditizio, se non fosse così rischioso; e lo stesso vale per il prestito di denaro, se fosse altrettanto onorevole. I nostri antenati erano di questa opinione e l’hanno incarnata nelle loro leggi, che prevedevano che il ladro fosse multato il doppio e l’usuraio il quadruplo; da questo si può giudicare quanto considerassero l’usuraio un cittadino meno desiderabile del ladro. 2 E quando volevano lodare un uomo degno, le loro lodi assumevano questa forma: “buon coltivatore, buon agricoltore”; si pensava che uno così lodato avesse ricevuto il massimo dell’elogio. 3 Il commerciante lo considero un uomo energico e teso al guadagno; ma, come ho detto sopra, è una carriera pericolosa e soggetta a disastri. 4 D’altra parte, è dalla classe degli agricoltori che provengono gli uomini più coraggiosi e i soldati più robusti, la loro vocazione è più rispettata, il loro sostentamento è più assicurato ed è visto con la minore ostilità, e coloro che sono impegnati in questa attività sono meno inclini a disaffezionarsi. E ora, per tornare al mio argomento, quanto sopra servirà come introduzione a ciò che ho intrapreso.
Cosa piantavano i contadini greci?
Grano, orzo, olive e uva erano quattro delle principali colture dell’antica Grecia. Tuttavia, si coltivava anche una varietà di frutta e verdura. Nelle loro case si piantavano pere, fichi, mele e melograni, oltre a verdure. Gli ortaggi più diffusi erano cetrioli, lattuga, aglio e cipolle.
Che cos’è la parola greca agricoltura?
γεωργία {f} agricoltura (anche: agricoltura, allevamento)
Quali piante coltivavano gli antichi greci?
A queste colture principali si aggiungevano gli orti (cavoli, cipolle, aglio, lenticchie, ceci, fagioli) e i giardini di erbe aromatiche (salvia, menta, timo, santoreggia, origano). I frutteti comprendevano fichi, mandorli, meli e peri. Si coltivavano anche piante oleaginose come semi di lino, sesamo e papavero.
Il contadino e la cicogna riassunto
Gli interventi si concentrano sulla produzione di prodotti di qualità sufficiente e sicura, nonché sulla salvaguardia di un livello soddisfacente di reddito rurale e di prezzi ragionevoli dei prodotti per il consumatore. Inoltre, vi è una motivazione verso la fornitura di beni pubblici, l’uso sostenibile delle risorse naturali e la protezione dell’ambiente.
Per questo motivo, il Ministero studia i dati del settore rurale, discute con le parti interessate, stabilisce obiettivi a lungo e medio termine e pianifica l’attuazione di politiche compatibili con il quadro della Politica Agricola Comune dell’Unione Europea.
Il contadino e la cicogna, lezione morale per il cervello
Il termine maritaggio significa “agricoltore” o “lavoratore della terra”. Maritaggio è un termine agricolo legato alla produzione di colture o di bestiame. Maritare significa gestire bene qualcosa, dimostrando prudenza e senso economico. La parola maritaggio non è più usata spesso.
Nel Nuovo Testamento, la parola marito è una traduzione della parola greca georgos, come in 2 Timoteo 2:6 e Giacomo 5:7. Nell’Antico Testamento, la parola marito deriva dalla parola ebraica adamah, che significa semplicemente “terra” o “della terra”. È la stessa parola ebraica da cui si ricava Adamo, il nome del primo uomo, che Dio pose nell’Eden “per lavorarla e averne cura” (Genesi 2:15; cfr. 5:2). In Genesi 9:20, Noè viene chiamato “maritatore” quando pianta una vigna.
La parola maritatore si trova principalmente nella versione di Re Giacomo della Bibbia. Altre versioni usano invece la parola giardiniere, vignaiolo o agricoltore (vedi Geremia 51:3; Amos 5:16; Zaccaria 13:5). In Genesi 4:2, Caino è chiamato “maritatore” perché coltivava i campi. Più tardi, in Genesi 25:27, anche Esaù viene chiamato “maritatore” perché amava stare all’aria aperta, al contrario di Giacobbe, che lavorava in casa.
Strumenti agricoli dell’antica Grecia
Il Ministero dello Sviluppo Rurale e dell’Alimentazione lavora in collaborazione con gli agricoltori e le altre parti interessate al fine di promuovere l’agricoltura sostenibile, la sicurezza alimentare, la vitalità del settore e la prosperità delle aree rurali in GreciaIl contesto internazionale in continua evoluzione influenza la nostra elaborazione di politiche e strategie per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, tenendo conto della competitività dei nostri prodotti e della ristrutturazione delle campagne.
Queste forze trainanti definiscono il quadro entro il quale il Ministero dello Sviluppo Rurale e dell’Alimentazione elabora le politiche e cerca sistematicamente di fare il miglior uso possibile di tutti gli strumenti finanziari disponibili.
Queste politiche, basate sul pragmatismo economico, sulla sensibilità sociale e su uno sguardo al futuro, danno un nuovo impulso, che ridurrà al minimo le debolezze intrinseche e strutturali dell’agricoltura greca e porterà a un aumento del reddito agricolo.
La crisi economica degli ultimi anni, unita agli alti tassi di disoccupazione, ha dimostrato l’importanza del settore primario e ha stabilito che l’agricoltura è una scelta professionale valida, non solo per i giovani delle aree rurali, ma anche per quelli che vivono nei centri urbani. Il trasferimento nelle aree rurali è in costante aumento e molti altri lo considerano una scelta di vita.